Descrizione
Verità oscura, di Simone Pavanelli
2012. Alle porte della fine del mondo predetta dai Maya, un omicidio sconvolge la vita del detective Mark Dixon della Polizia di New York. Sua sarà la responsabilità di scoprire l’assassino della moglie del suo migliore amico, tra legami nascosti, leggende, ambigue sette, presunti colpevoli e continui colpi di scena.
Un thriller da manuale, da cardiopalmo, con un grande finale a sorpresa, da cui emergerà la tanto attesa Verità oscura.
Davide S. –
Dopo aver letto un sacco di gialli tra gli anni venti e i settanta a parte (Delitti a Cinecittà di Lenzi del 2008 ma con uno stile di altri tempi e ambientato nel 1940 ed un altro di T. Jefferson Parker del 2005 ma ambientato negli anni sessanta) avevo bisogno di un giallo/thriller moderno. Qui siamo nel 2012 alle prese con facebook, webcam, telecamere ecc. lo stile di Pavanelli è piacevole molto secco(forse un pò troppo) con un gran ritmo che non si perde in descrizioni come si faceva una volta, piacevoli le donne inserite anche se eccessive che tutte praticamente al primo incontro si fanno i vari personaggi(ma sono piccole sottigliezze). Il thriller in se ha un finale veramente difficile da individuare anche se non soddisferà diversi lettori probabilmente. Alcune descrizioni (quella del tipo di lesioni per i bruciati vivi o anche una cosa se vogliamo inutile come un cagnolino che alla base di Aviano saluta gli arrivati) sono veramente piacevoli nel secondo caso mentre interessanti e spaventose nel primo.