Descrizione
L’Amore che Viola, di Giovanni Garufi Bozza
Perché la viola è un fiore bello e delicato, se un suo petalo viene spezzato, emette un profumo meraviglioso.
Narcisi, uomini violenti e capri espiatori, abusi e dipendenze, violenza di genere e anoressia, attacchi di panico e masturbazione compulsiva, un continuo incontro tra l’Eros sfrenato e il Thanatos che accompagna l’esistenza umana.
Questi gli elementi attraverso cui l’autore scaverà nel passato di Viola e in quello dell’essere umano, fino ad arrivare al primo stalker divino che il mito ci consegna.
Nicoletta B. –
È un bel libro che racchiude e spiega da un punto di vista psicologico varie situazioni che a volte viviamo in un rapporto di coppia senza rendercene conto. Bello anche il titolo, che si può leggere in due modi… Vìola o Viòla…
Veronica –
La storia di Viola è arrivata in un periodo in cui difficilmente le pagine di un libro riuscivano a rapirmi. Mi ha appassionato il percorso attraverso il quale è giunta alla consapevolezza della necessità di cercare una strada per poter suonare libera la propria musica… senza dipendere dal tocco di mani altrui. È stato coinvolgente osservare i personaggi esprimere la propria personalità, in particolare Gerard: non solo i suoi comportamenti e le sue comunicazioni verbali, ma anche la sua modalità di fare arte hanno dato luce a tale complessità di caratteristiche peculiari. Straordinarie le connessioni tra la patologia, i sintomi ed i miti greci con i loro relativi significati! Dietro un racconto non banale c’è sicuramente una cultura ad ampio spettro ed il desiderio di regalare particolari punti di vista su realtà alle quali si rivolge il proprio sguardo. Con la sua dedica ha centrato in pieno quello che è stato per me leggere questo romanzo… Un viaggio attraverso le emozioni! Emblematico come le nostre relazioni primarie vadano a plasmare la capacità di mettersi in relazione con l’altro. Un viaggio di speranza… laddove la resilienza diventa protagonista e getta le basi per un nuovo domani.