Descrizione
Helena Blavatsky, di Silvana Salvatrice Grasso
L’era tecnologica è abitata da una speciale energia che ci collega da un campo all’altro del mondo. Noi la chiamiamo digitale e talvolta virtuale, come se non avesse alcun riferimento con la nostra dimensione materiale. In realtà, esiste una speciale materia comune alle galassie, a Gaia, ai minerali e agli umani, apparentemente diversificata ma sostanzialmente una. Se ne sono occupati i nostri remotissimi antenati e oggi costituisce il cuore della ricerca scientifica. Viene chiamata Matrix, ma la matrice è una parola dal significato provvisorio. Evoca la Madre, la Mente, qualcosa d’immateriale che perciò non ha tempo e spazio. Potrà chiamarsi àpeiron, punto zero di Planck, Bosone di Higgs, campo implicato, metaverso o multiverso, olocampo, universo olografico, catena ininterrotta dell’uno e del molteplice e, soprattutto, figlie pellegrine del linguaggio. Oggi possiamo affermare che la cultura è figlia del tempo e che a determinarla c’è sempre il pensiero, realtà immateriale che non solo anima i nostri corpi, il linguaggio e i territori del sapere, ma crea complessivamente l’orientamento umano. Esiste, perciò, una realtà non sottoposta alle leggi del tempo e comune a tutti gli esseri viventi, una realtà impalpabile e onnicomprensiva che ci riguarda. Noi non possiamo vederla, ma sappiamo sentirla e utilizzarla.
Francesco Severi scrive, nel 1947, che questa realtà è materia pura, senza forma, senza qualità; con una massa di riposo nulla, impalpabile, invisibile, immobile. La Matrix è l’increata, l’immutabile, perché senza spazio e senza tempo. Ciò che trasforma la materia nelle forme di tutti i corpi a noi visibili è il raffreddarsi o il digradarsi della luce. In altri termini, la visibilità o invisibilità è una questione di frequenze che compongono il pensiero e la stessa coscienza. Nessuno ha mai visto i raggi gamma, onde radio, raggi X, quasar, pulsar, e nessuno conosce i mercurini alati che si agitano nel mare dei sentimenti.
Il libro racconta, attraverso la monumentale opera di Helena Petrovna Blavatsky, il cerchio magico delle nostre vicissitudini, nel quale confluiscono opinioni, congetture, visioni, ipotesi e teorie, dalla filosofia alle religioni, fino alle moderne visioni neurologiche e cosmologiche. La trama del cosmo si dipana, Iside di Helena Blavatsky svela il volto autentico della matrice, l’Akasha che governa il mondo, l’energia, se più vi piace, che ci permetterà di viaggiare nel tempo e pervenire ad alcune straordinarie conclusioni.
Ci sorprenderà ri-conoscere che l’universo e l’umano utilizzano lo stesso carburante, che la fisica del pensiero riguarda lo stesso studio dell’anima universale, e che l’energia che governa i mondi è la coscienza.
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