Descrizione
Regioni parallele, di Omero Marchetti
La palude, la melma, il fango.
E le rocce, verticali e inespugnabili. E l’acqua, simbolo di vita; ma anche dimorte. E, quindi, di vita. Nella regione dei numeri, steppa immateriale e d’indefinito spazio, esiste una traccia del nostro passare; poi ci sono le parole, che misurano un tempo approssimato, lontano però da sentieri di rassicurante precisione. E quando le parole si fondono con gli orizzonti dei numeri nascono le visioni e i sogni. E i personaggi che appartengono alla mente e al cuore.
Così, in lande inesplorate e vergini, si rincorrono e si sovrappongono le storie senza tempo dell’Io, ma anche di barbari dallo sguardo profondo assetati di vendetta, di personaggi bui e stantii come Riziere, Cannone e Pipacchio. L’Io continua a correre a perdifiato in un mondo dagli orizzonti illimitati, alla ricerca di miniere senza fondo, di cibo condiviso, di calore umano elemosinato, di numeri e parole che possano permettere ancora una volta che tra Eros e Thanatos s’intrometta quello che chiamiamo il purgatorio della vita.
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