Descrizione
L’ascensore, di Leopoldo Chiummo
Siamo davvero sicuri di conoscere la persona con cui abbiamo scelto di stare? E quanto, per davvero, siamo stati noi a scegliere? Quanto influiscono le relazioni che abbiamo avuto con i nostri genitori, soprattutto nei primi anni di vita, nelle nostre relazioni sentimentali da adulti? Nel suo secondo romanzo, Leopoldo Chiummo affronta i temi della scelta, del tradimento e del perdono, indagando il concetto di verità e l’idea di libertà, spogliando letteralmente i suoi personaggi ed esponendo integralmente i loro pensieri e la loro vulnerabilità.
Un ragazzo che sembra vivere in un mondo ideale, nella città dove vuole stare, insieme alla ragazza che ama e facendo il lavoro che desidera fare, viene sconvolto dall’incontro ravvicinato con la donna della porta accanto, già da tempo oggetto delle sue fantasie più nascoste. L’ascensore del palazzo milanese dove abita diviene improvvisamente non solo il luogo in cui si svolge questo gioco pericoloso, ma anche la metafora di un modo per evadere dalla routine, per discendere, ascendere e fermarsi.
Ciò che si nasconde dietro questa passione, però, non è il semplice tradimento, ma qualcosa di più oscuro e profondo che raggiungerà tutti e tre i protagonisti, le cui vite, attraverso vicende anche paradossali, s’incrociano, sovrappongono, allontanano, riavvicinano, in un continuo mescolarsi di amore e dolore, infanzia e crescita, sesso e ossessione, portando alla luce segreti inconfessabili e imprevedibili.
Tutti abbiamo almeno un segreto che non vogliamo confessare. Quindi. Tutti abbiamo almeno una persona che non riusciamo a perdonare. Perché l’amore tradito lascia cicatrici invisibili. Ti fa male, ma non sai dove. Vorresti guarire, ma non sai come.
Gabriella Petino –
Trovo questo secondo libro di Chiummo un lavoro introspettivo. Credo ci sia un filo conduttore con “Ledandzeppelin”, ti guardi dentro guardandoti da fuori. Mentre nel primo ho riso e sorriso, in questo secondo libro c’è stata anche tanta commozione, una sorta di viaggio all’inferno per i temi trattati che vanno a scavare in profondità. Le scelte, il tradimento, l’abbandono, ritorni bambina mentre sei già grande. All’ultima pagina ho chiuso il libro come fosse un vecchio amico con il quale condividere un segreto.