Descrizione
Initium, di Elio Sabia
È Napoli il grandioso palcoscenico sul quale Mattia muove i suoi primi passi, e sono anni di amicizie, di amori e scoperte. Ma sono anche anni di consapevolezza del destino assegnatogli, tormentoso di grandezza e solitudine.
L’incontro con Rebecca, una corista del Teatro San Carlo, sembra porre fine alla vita tormentata, ma le insidie di un mondo avverso, manifeste con oscure presenze, interferiranno sulla loro relazione.
Mattia, attratto dall’architettura di una Chiesa antica, vi rimane rinchiuso per un gesto sbadato del custode e finisce in una dimensione sconosciuta.
Costretto a inseguire un destino dal quale vuole sfuggire a ogni costo, Mattia dovrà combattere su tutti i fronti per difendere la sua vita e i suoi sentimenti. Ed è in questo vagabondare, e quando la sorte lo vorrà, che incontrerà un uomo dal passato misterioso che lo aiuterà nella ricerca della verità.
Giovanni Balzano –
E’ una storia, o meglio un intreccio ben congegnato di storie, ora surreali, ambientate in dimensioni sconosciute nelle quali i personaggi vengono introdotti da misteriose entità; ora realistiche, che si svolgono in un presente pur esso condizionato dal mistero, e in un passato nel quale i personaggi vengono proiettati attraverso improvvisi sbalzi temporali. Mentre quel che accade nelle dimensioni surreali trasfigura ed eleva le facoltà dei personaggi, potenziandone a dismisura le capacità percettive, le vicende che si svolgono nei luoghi certi, vissuti e amati della Storia, riportano personaggi e lettore nella dimensione del racconto intimistico, capace di esprimere sentimenti ed emozioni attraverso le coinvolgenti vicende umane narrate.
I contesti, gli ambienti, l’afflato di una Napoli, pur essa controversa, vera e schietta quanto esoterica ed ambigua, fanno poi da straordinario sfondo a gran parte delle vicende del romanzo. Come succede con l’interno della Chiesa di San Domenico Maggiore, tra le cui navate Eikon, lo spirito più puro della dinastia degli Immaginari, si rivela a Mattia; oppure con la bottega dell’antiquario nella quale quest’ultimo rincontra Rebecca la donna della sua vita, e trova una strana misteriosa lettera indirizzata a lui e a uno sconosciuto fratello.
Reale e immaginario si alternano e si confondono in un avvincente susseguirsi di eventi e colpi di scena che rendono la lettura di questo secondo romanzo di Elio Sabia, intrigante e coinvolgente.
Salvatore Pollice –
L’autore riparte dalla sua opera prima e continua il viaggio dei sui personaggi tra entità miticamente astratte, dotate di super poteri di controllo del tempo e delle menti, presenze ingombranti ma mai veramente pericolose incrociano la vita dei protagonisti sconvolgendola e condizionandola. Si diverte in questo gioco ed intriga il lettore costruendo la sua “Macondo” facendo viaggiare i personaggi in lungo e largo nel tempo con sullo sfondo una scenografia nella quale tutto è di per sé misterioso. Il Centro storico di Napoli con i suoi cardi e decumani ricchi di leggende, miti, credenze e intrisi di quell’atmosfera esoterica che si percepisce sulla pelle in molti suoi luoghi, nascosti nell’ombra ma palpitanti, ben si presta a questo viaggio onirico, diviso tra immaginario e reale. Napoli in qualche modo può essere l’archetipo per eccellenza, Napoli è una città verticale, quello che ora appare è sorretto da quello che nasconde nelle sue viscere, una stratificazione di città dalle origini pagane ad oggi, dove pur nel caos tutto è magia ed ha un suo ordine ed un suo perchè. Anche questo libro si legge tutto d’un fiato in attesa del prossimo colpo di scena e sono convinto, a questo punto, che la storia non è ancora finita.