Descrizione
Sette di denari, di Simone Pavanelli
Sette di denari è una storia piccola, con la esse minuscola, che parla di un paesone sperduto nella bassa padana, in cui c’è la più grande azienda metallurgica dell’Emilia Romagna. Una storia di lotta, in cui uomini e donne si sono incontrati, annusati e riconosciuti solidali, in un tempo in cui la solidarietà non è che una chimera da esibire alla bisogna. Una storia che arricchisce, perché non c’è nulla di più inestimabile dei rapporti umani che si sono creati. Una storia che emoziona, perché fortunatamente termina con lacrime di gioia. Una storia, quindi, che merita la esse maiuscola, perché i valori che esprime sono alla base della nostra umanità. (Margherita Aurora)
Berco è un’industria metalmeccanica, nata cento anni fa in quel di Copparo (FE) e divenuta negli anni leader mondiale come produttrice di parti sottocarro, controllata dalla Thyssen-Krupp dagli anni ’80. Qui nasce la storia della vertenza Berco. Causa la crisi economica, i nuovi amministratori delegati, brandendo un calcolatore, decidono che in azienda ci sono 611 esuberi divisi tra i vari stabilimenti italiani. Questa è la storia di un manipolo di circa duecento dipendenti che, aderendo attivamente alle iniziative unitarie sindacali, hanno lottato fino ad arrivare davanti alla sede della multinazionale tedesca, a Essen, per difendere il proprio posto di lavoro, tenendo duro nonostante i dubbi, le difficoltà personali ed eventi a volte completamente sfavorevoli. (Antonio Fabbri)
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